A Catania Confesercenti  e Federfarma siglano protocollo d’intesa

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“Ogni “insegna” che si spegne è una perdita per la comunità: crescono disagio e insicurezza”  I presidenti Claudio Miceli e Gioacchino Nicolosi: “Contro la desertificazione del territorio, facciamo fronte comune e creiamo valore attorno alla vita dei singoli”

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Nasce una collaborazione tra Confesercenti dell’area metropolitana di Catania e Federfarma Catania sancita da un protocollo d’intesa che mette nero su bianco le ragioni comuni di un percorso  intrapreso per rinsaldare il tessuto economico della città, minacciato da una crescente desertificazione del territorio. “Vogliamo lavorare insieme per creare valore attorno alla vita dei singoli e dell’intera  comunità –spiega Claudio Miceli, presidente della Confesercenti etnea – Siamo partiti da un comune denominatore, quello di gestire, sia farmacisti che esercenti, un’attività commerciale su strada. Quando lungo una stessa via o quartiere cominciano a chiudere le botteghe, perché non resistono alla crisi o a fare fronte ai fenomeni di prepotenza e micro-criminalità, il fallimento è di tutti e le ripercussioni negative ricadono su cittadini ed esercenti”. “L’obiettivo dell’intesa – dice Gioacchino Nicolosi, presidente Federfarma Catania – è fare rete per arginare la desertificazione del territorio. La progressiva chiusura di attività commerciali anche in zone centrali rappresenta un danno incalcolabile per la collettività, in primis per i soggetti più fragili, come gli anziani, che perdono il contatto con il commercio di vicinato e non riescono più ad accedere autonomamente ad una serie di beni e servizi. Senza contare che ogni insegna che si spegne aumenta il rischio criminalità per i pochi che, come le farmacie, restano aperti a presidiare il territorio”.

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Ogni giorno, entrambe le categorie affrontano gli stessi problemi legati alla sicurezza, alla viabilità e alla gestione dei servizi, e far fronte comune, dunque, attraverso l’ufficialità di un protocollo d’intesa significa portare avanti  istanze che allargano ad una visione d’insieme e per questo più forti e più impellenti,  perché sintesi di posizioni ed interessi diversi che pure convergono. Significa creare un fronte comune e un’alleanza che guardi al benessere dei cittadini, che intervenga sui punti di debolezza, sul disagio economico e sociale, puntando sul miglioramento della qualità, che è il fattore che rende meno fragile una comunità.

“Come rendere compatibile tutto  questo con la sostenibilità dei nostri sistemi è il tema della nostra intesa”, aggiungono Miceli e Nicolosi.

Le due associazioni insieme promuoveranno e sosterranno opportune iniziative sul piano economico, tecnico e professionale nell’interesse delle categorie rappresentate, organizzando anche corsi di aggiornamento e formazione professionale, attività seminariali, di studio, di informazione e convegnistiche su temi economici e sociali di interesse generale.

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